Villa Visconti Borromeo Litta, quattro secoli di
storia, un viaggio nel tempo tra delizie arte e giochi d’acqua". Questo è
il titolo del filmato prodotto per raccontare la storia e celebrare
le bellezze della spettacolare dimora gentilizia Villa Visconti
Borromeo Litta, situata a Linate . Il documentario, scritto e diretto da
Francesco Vitali con la collaborazione di Claudia Botta, prodotto da Francesco
Vitali, Comune di Lainate, Associazione Amici di Villa Litta Onlus e Giuseppe
Riva è un modo per diffondere la conoscenza di questo gioiello architettotico
situato alle porte di Milano e del suo incantevole parco secolare.
Ideata verso il 1585
da Pirro I Visconti Borromeo e ispirato alle ville medicee, la
villa nacque dalla trasformazione di un cascinale agricolo. Ampi lavori di
sistemazione architettonica del palazzo, avvenuta avvalendosi dei migliori
artisti lombardi dell’epoca, trasformarono l’edificio in un complesso sontuoso
ed elegante, abbellito con giardini, ninfeo, fontane e giochi d’acqua.
Nel 1721, Giulio Visconti Borromeo Arese, ultimo
erede della famiglia, ampliò ulteriormente la residenza costruendo il Palazzo
Occidentale, conosciuto anche come "Quarto Nuovo". Anche la famiglia
Litta, a cui passò successivamente la proprietà, contribuì ad accrescere lo
splendore dell’intero complesso, adattando il giardino ai canoni estetici tardo
settecenteschi in voga nelle residenze di villeggiatura delle nobili,
introducendo sculture, effetti prospettici e scenografici.
La seconda guerra mondiale segnò il decadimento della
villa che si protrasse sino al 1970, quando, ridotta ad un rudere, venne acquisita dal Comune
di Lainate e riqualificata grazie all'impegno e al sostegno di tanti mecenati
pubblici e privati, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Ambientali
e Architettonici di Milano.
Per raccontare la storia di Villa Visconti Borromeo
Litta è stato realizzato il film documentario 'VILLA VISCONTI BORROMEO LITTA.
Quattro secoli di storia, un viaggio nel tempo tra delizie, arte e giochi
d'acqua', scritto e diretto da Francesco Vitali con la collaborazione di Claudia
Botta, prodotto da Francesco Vitali, Comune di Lainate, Associazione Amici di
Villa Litta Onlus e Giuseppe Riva.
Il film è il racconto di quattro secoli di storia
di una villa e dei suoi segreti ma è anche un prezioso strumento per far
conoscere, ad un pubblico sempre più numeroso in Italia e all'estero, le
meraviglie che racchiude: il suo Ninfeo, le sue serre, i suoi palazzi, le sue
sculture e i giochi d'acqua ma soprattutto la storia di colui che l'ha creata,
Pirro I Visconti Borromeo, conte di Brebbia, sognatore, mecenate e uomo di
cultura nella Milano spagnola alla fine del XVI secolo.
Un ruolo fondamentale e centrale nel film è
interpretato dalla musica. Lo spettatore viene accompagnato per tutta la durata
del film da musica coeva. La sua scelta non è casuale ma nasce dal desiderio di
riprodurre e documentare ciò che si ascoltava e suonava realmente nelle varie
epoche affrontate, frutto di una ricerca accurata degli autori che nelle varie
epoche lavoravano e componevano per le varie corti e nobili signori. "La
pellegrina", composta in occasione del matrimonio tra Ferdinando I de'
Medici e Cristina Lorena, a Firenze nel 1589, dove Pirro e la sua corte furono
invitati, ne è un chiaro esempio.
Facendo un salto temporale, troviamo Johann Christian
Bach, che dal 1754 diventa maestro di cappella per la famiglia Litta, protetto
e seguito da Agostino Litta, che lo fa studiare a Bologna da uno dei maestri
più conosciuti in tutta Europa, Giovanni Battista Martini.
Ora la maestosa residenza è tornata al suo antico
splendore, anche se proseguono ancora i lavori di recupero e mantenimento del
parco del Ninfeo e delle altre stanze ed il sito è aperto al pubblico.
Fondamentale il contributo dei volontari della
Associazione degli Amici di Villa Litta, senza il cui prezioso aiuto non
sarebbe possibile l'apertura del museo e i percorsi con le visite guidate.
Molte le collaborazioni avviate con musei
internazionali che oggi accolgono alcune delle opere che furono create per
questo giardino di delizie, tra cui il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Museo
del Louvre, la National Gallery of Art di Washington e l'Ermitage di San
Pietroburgo, ma anche con altri musei e istituti d'arte lombardi e
nazionali; di collaborare con valenti artigiani e sartorie (Lo Bosco e Arrigo Costumi)
che hanno realizzato splendide riproduzioni, fedeli ai dipinti originali, di
abiti tipici del 1500 e 1600 indossati dagli attori per le ricostruzioni
storiche, argomento dell'intervento tenuto nel corso della mattinata da
Claudia Botta, docente di progettazione per il Costume all'Accademia di Brera
di Milano.
Oltre alle visite guidate, spesso condotte in costume dell’epoca, qui vengono organizzati diversi eventi, tra cui concerti, rappresentazioni teatrali, rievocazioni storiche. La villa ospita inoltre delle esposizioni permanenti di abiti d’epoca, materiali e oggetti che hanno fatto la storia della stampa tipografica nei secoli, 17 volumi di questa rara pubblicazione a simboleggiare l'evento della fioritura, solo per fare alcuni esempi.
Oltre alle visite guidate, spesso condotte in costume dell’epoca, qui vengono organizzati diversi eventi, tra cui concerti, rappresentazioni teatrali, rievocazioni storiche. La villa ospita inoltre delle esposizioni permanenti di abiti d’epoca, materiali e oggetti che hanno fatto la storia della stampa tipografica nei secoli, 17 volumi di questa rara pubblicazione a simboleggiare l'evento della fioritura, solo per fare alcuni esempi.
Per informazioni su orari di apertura, prezzo dei
biglietti, eventi in corso e come raggiungere la villa consultare il sito
http://www.villalittalainate.it.
by Roberta Masi
Nessun commento:
Posta un commento
inserisci qui il tuo commento