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“Dove nasce il genio? Dove risiede il talento di generare bellezza?”.

 

Corrado Accordino torna a Teatro Libero con una nuova produzione “Dove nasce il genio? Dove risiede il talento di generare bellezza?”, al debutto milanese, che vede intrecciarsi la storia del grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart con quella del protagonista.

Mozart è stato definito il più grande compositore della storia della musica: si è detto che fosse un precoce genio senza eguali, in grado di trascrivere a memoria un'intera composizione dopo un solo ascolto. Si narra che in una schermaglia musicale con Haydn ebbe il sopravvento usando come undicesimo dito la punta del naso.

Si celebra la sua arte e si ama la sua musica tanto da definirla la “Musica Classica per eccellenza”.

È impossibile non farsi affascinare dalle storie che avvolgono la sua figura. Un talento che lo porta ad essere il più acclamato musicista del suo tempo, anche se un declino inevitabile oscurerà i suoi ultimi anni.

Dall'adolescenza fino all'età adulta le vicende del nostro protagonista si sono unite e intrecciate alla vita e alle opere di Mozart.

La sua musica lo ha trasformato nel profondo, ha educato la sua sensibilità, gli ha imposto cambiamenti e scelte decisive.

Un'adolescenza imperfetta e inquieta, l'incontro con il primo amore, la conquista di una propria identità, la sete di libertà e le fatiche economiche, sono solo alcuni dei momenti in cui la vita del genio e del protagonista si sono manifestate e hanno dialogato tra loro.

Ma oggi, nel pieno delle sua maturità, il nostro protagonista torna a porsi alcune domande fondamentali. “Dove nasce il genio? Dove si nasconde la capacità di vedere oltre? Che destino vive quell'uomo la cui anima è posseduta dai demoni dell'arte? Perché

Un'adolescenza imperfetta e inquieta, l'incontro con il primo amore, la conquista di una propria identità, la sete di libertà e le fatiche economiche, sono solo alcuni dei momenti in cui la vita del genio e del protagonista si sono manifestate e hanno dialogato tra loro.

Ma oggi, nel pieno delle sua maturità, il nostro protagonista torna a porsi alcune domande fondamentali. “Dove nasce il genio? Dove si nasconde la capacità di vedere oltre? Che destino vive quell'uomo la cui anima è posseduta dai demoni dell'arte? Perché l'invisibile, che si manifesta attraverso il talento, lascia poi il suo artefice orfano e ancora assetato? Perché l'essenziale sfugge?”.

Un racconto, un’indagine che diviene al tempo stesso un'appassionata confessione d'amore per Wolfgang Amadeus Mozart.

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