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Kazakistan: la vera sorpresa di Expo 2015



Ormai l'Expo sta per terminare. Il tema nutrire il Pianeta si è rivelato molto azzeccato ed è riuscito ad attrarre milioni di visitatori da ogni parte del mondo.

Da settembre gli ingressi hanno subito un'impennata, probabilmente innescata dal passaparola o semplicemente dalla voglia di non lasciarsi scappare l'opportunità di visitare l'esposizione universale, almeno per una volta. 

Si tenta di recuperare il tempo perduto, sfidando le lunghe e interminabili code.

Iniziando a tirare le somme, si può tranquillamente affermare che questo Expo è stato un vero successo, contrariamente alle credenze e ai timori della vigilia. Si è dimostrato un'occasione per educare, imparare, ma anche per divertirsi, passando un giorno o una serata diversa dal solito, provando cibi esotici e strani.

Tra i vari padiglioni presenti ci ha colpito il Kazakistan, considerato dalla maggior parte dei visitatori uno dei più interessanti.

Una sorpresa inattesa, proveniente da un paese che, prima dell'Expo, era sconosciuto alla maggior parte degli italiani, ma che è riuscito a stupire e ad emozionare. 

Appena si entra nel padiglione, scenografici disegni fatti con la sabbia, danno il benvenuto agli ospiti e raccontano, in modo suggestivo, la storia del popolo kazaco, dalle origini fino al giorno d'oggi. 

Si accede, poi, ad una grande sala, dove si trova la scrivania dello scienziato, a dimostrazione dell'interesse verso la scienza.

Qui, video interattivi, meli in fiore, vasche con storioni e un grande cavallo d'oro illustrano le principali peculiarità di questo affascinante paese. Simbolo dell'ingegno degli abitanti e delle sfide che hanno dovuto affrontare è la costruzione di una diga, finalizzata a evitare il completo prosciugamento di quello che era uno dei laghi salati più grandi del mondo. 

Come segno di ospitalità, ai visitatori viene offerto latte acido di giumenta, considerato la bevanda nazionale, alla quale sono associate delle grandiose proprietà terapeutiche.

Custodite in alcune teche, si possono inoltre ammirare le mele, prodotti tipici locali che colpiscono per le enormi dimensioni (pensate che possono arrivare a pesare fino ad un chilo!).

Più avanti all'interno di una vasca si trovano gli storioni, delle cui uova il paese è uno dei principali esportatori al mondo.

Un video mostra il processo di estrazione del caviale, che avviene applicando un piccolo foro ed esercitando una lieve pressione sul ventre del pesce che favorisce la fuoriuscita delle uova. Un metodo non invasivo che consente allo storione di continuare a vivere.

Il pezzo forte, però, è sicuramente lo spettacolo finale: il cinema in movimento. Alle immagini in 3d visibili, attraverso appositi occhiali, si aggiunge il movimento delle poltrone che contribuisce a rendere più reale e sensoriale l'esperienza visiva. 

Un'avventura che parte dal sole, fonte di energia, per poi proseguire tra coltivazioni di mele, distese di girasoli, mandrie di cavalli, aquile, montagne e storioni.

Un assaggio non solo del Kazakistan e della sua capacità di nutrire il pianeta, ma anche un'introduzione all'Expo che si terrà nel 2017 proprio in questo Stato ad Astana e che avrà come tema l'energia e l'innovazione. 

Un appuntamento che sembra avere tutte le carte in regola per essere estremamente entusiasmante e a cui sicuramente, se queste sono le premesse, non si potrà mancare.



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